Manca poco più di una settimana alla fine del mese e con l’arrivo di luglio i bilanci di molte aziende, e potrebbero subire un forte scossone. Aumenteranno infatti le categorie di aziende interessate dallo Split Payment, ma in cosa consiste di preciso lo Split Payment?
Lo Split Payment è stato introdotto nel 2015 con la Legge di Stabilità. Si tratta di un regime di liquidazione IVA molto particolare, che prevede il pagamento dell’Imposta sul Valore Aggiunto a debito non al fornitore ma direttamente all’Erario.
Questo regime fiscale per due anni ha interessato esclusivamente la Pubblica Amministrazione, ma con il decreto-legge n.50 del 24 Aprile, meglio noto come “manovrina fiscale”, il Governo ha deciso di includere nuove categorie.
L’allargamento dello Split Payment coinvolge tutte le aziende controllate, direttamente o indirettamente, dalle Pubbliche Amministrazioni, compresi gli Enti Territoriali. Ma la grande novità è che per la prima volta lo Split Payment, in origine concepito per agevolare le Aziende Pubbliche sempre più a corto di fondi, interesserà anche alcune imprese private. Quaranta, per la precisione, ossia tutte le aziende quotate nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano. Tra i colossi interessati dallo Split Payment troviamo Telecom Italia, Unicredit, Tenaris, Gruppo Generali, giusto per citare qualche nome.
Un’ulteriore importante novità riguarda anche i soggetti che loro malgrado dovranno fare a meno di ricevere l’IVA direttamente dall’azienda assoggettata allo Split Payment. Ha termine infatti la deroga che vedeva i liberi professionisti esenti: anche loro dovranno fare a meno dell’IVA dai fornitori tenuti allo Split Payment a partire dal Primo di Luglio. Una decisione che non è piaciuta affatto a molte delle associazioni di professionisti, le quali denunciano che senza la liquidità derivata dall’IVA molti professionisti faranno fatica a tenere in ordine i conti, soprattutto coloro che lavorano in maniera costante con le Pubbliche Amministrazioni.
Una delle caratteristiche principali di chi ha a che fare con Enti e Aziende con lo Split Payment è il dover fare i conti con una consistente IVA a credito. Infatti a livello operativo l’IVA risulterà regolarmente presente nella fattura emessa dal fornitore, ma in sede di pagamento verrà poi versato soltanto l’imponibile al netto dell’imposta (da qui il termine “scissione dei pagamenti”).
Un altro elemento da tenere in considerazione è che lo Split Payment verso le Pubbliche Amministrazioni dev’essere gestito esclusivamente attraverso l’invio e la ricezione di fatturazione elettroniche, con alcuni elementi peculiari rispetto alle fatture elettroniche utilizzate da e verso la PA. Per poter gestire queste procedure è necessario una soluzione tecnologica dedicata e riconosciuta dall’Agenzia dell’Entrate nella generazione, trasmissione e ricezione del formato XML previsto dall’Agenzia dell Entrate per le fatture elettroniche. La nostra soluzione, Agyo, è in grado di gestire tutti questi elementi in maniera semplice e veloce: è possibile ricevere un possibile scenario d’investimento nell’utilizzo di questa piattaforma per la fatturazione elettronica cliccando qui.