Crittografia on demand
Con l’ultimo aggiornamento Skype 8.26.0.70, l’applicazione per la comunicazione business di Microsoft, ha dato il via alla cifratura end-to-end. Si tratta dell’ultimo passaggio di una sperimentazione partita nei mesi precedenti. L’obiettivo è garantire maggiore sicurezza e riservatezza a chi lo desidera. A differenza di What’s app infatti, in cui la crittografia end-to-end è di default, su Skype occorrerà selezionare l’opzione “Conversazione Privata”.
Che cos’è la crittografia end-to-end. Perché è così tanto desiderata?
L’aggiornamento di Microsoft per Skype risponde a una richiesta fatta da una larga parte dei suoi utenti. Ma in cosa consiste precisamente il termine “end-to-end”? La caratteristica principale di questo tipo di crittografia è che i messaggi delle conversazioni vengono veicolati in maniera cifrata. Qualora qualcuno intercettasse il flusso di dati della conversazione si ritroverebbe in mano con una serie di righe incomprensibili. Il reale contenuto dei messaggi resta a disposizione solo degli utenti effettivamente coinvolti nella conversazione.
Per chi utilizza una crittografia end-to-end in apparenza non cambia niente. Messaggi inviati e ricevuti sono visibili nell’immediato. In realtà questi messaggi dispongono di una chiave di lettura specifica necessaria per poterne consultare il contenuto. I servizi che offrono la crittografia end-to-end fanno sì che queste chiavi, una pubblica (per i messaggi in uscita) e una privata (per i messaggi in arrivo), vengano inserite negli account degli utenti coinvolti.
Perciò quando apriamo un messaggio crittografato end to end e lo vediamo subito quello che stiamo realmente facendo è aprirne la crittografia grazie agli automatismi forniti dal programma.
Sebbene la crittografia end-to-end abbia i suoi punti deboli (se si sottrae direttamente l’accesso all’account invece dei messaggi si avrebbero a disposizione anche le “chiavi” per poterli consultare). Un buon compromesso tra praticità di utilizzo e desiderio di avere una certa sicurezza.
Un aspetto che non poteva non interessare gli utenti di un servizio di comunicazione per il lavoro quale è Skype, che si inserisce nell’insieme più complesso di applicazioni per il lavoro di Office 365.