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Mail aziendali: un duello Microsoft vs Google?

Con la digitalizzazione il ruolo della mail aziendale si espande e aumenta d’importanza. Le mail non costituiscono più solo un canale di comunicazione all’interno e verso l’esterno dell’azienda, ma rappresentano uno snodo vitale nello scambio di dati, materiali e informazioni, con le nostre caselle di posta che diventano sempre più associabili a piccoli storage in Cloud. Questo flusso costante di dati sempre connessi online fa sì che le mail siano un punto privilegiato dagli hacker per colpire i sistemi aziendali, come c’insegnano purtroppo le recenti “epidemie” di virus informatici. Nelle strategie per la sicurezza la mail è sempre più un punto critico su cui allestire le prime linee di difesa.

Questo rinnovato ruolo giocato dalle mail nelle aziende porta con sé nuove opportunità di sviluppo del business da parte degli operatori di settore. Una situazione che non è sfuggita ai colossi dell’informatica. Microsoft e Google, in particolar modo, sembrano decise a fare la parte del leone. Le due soluzioni di mail in cloud offerte dalle rispettive aziende, Microsoft Exchange On Line e Google Mail stanno compiendo molti passi in avanti per rendersi sempre più appetibili per i profili business. Un’evoluzione, quella intrapresa dalle due soluzioni mail, sostenuta da un’offerta a tutto tondo che spazia dai software di lavoro per ufficio, (Office 365 da una parte e i vari Google Docs, Google Sheets dall’altra), al Cloud Storage (One Drive vs Google Drive).

Data Hunter sta monitorando la situazione italiana del duello Microsoft-Google sulle mail aziendali analizzando più di mezzo milione d’aziende del nostro paese. Alla situazione attuale risulta che insieme le due aziende occupano una quota di mercato del 6,5%. Una percentuale notevole se si considera uno scenario che ancora oggi vede dominare come soluzione la creazione di caselle di posta prioritarie legate ai sistemi informatici interni all’azienda. Quota che secondo gli analisti di Data Hunter è destinata a crescere nel tempo portando le due aziende a contendersi il dominio sul mercato.

Al momento, è Google Mail a prevalere su Exchange On Line, ma scendendo nei dettagli scopriamo come i due servizi presentino una specificità identità sul mercato.

Exchange On Line, infatti, è un servizio preferito dalle imprese di medio-grandi dimensioni, a scapito di Google Mail adottato dalle imprese più piccole. Più le dimensioni dell’azienda aumentano, più il divario cresce, con Microsoft che prevale nettamente dai 250 dipendenti in poi superando il 60%.

Anche analizzando il fatturato delle aziende clienti si nota come Exchange On Line venga nettamente preferito da aziende più strutturate e quindi disposte a investire di più. Se il servizio mail di Microsoft presenta un cliente medio con circa 15 milioni di euro di fatturato annuo, Google Mail non va oltre i 4 milioni di euro.

Un’ulteriore elemento che certifica questa situazione è la distribuzione geografica tra i due servizi. Google Mail è utilizzato nella maggior parte delle regioni fatta eccezione per il Nord Ovest, la zona economicamente più sviluppata d’Italia, che vede Exchange On Line dominare in Lombardia, Piemonte, Liguria e Trentino.

Data Hunter continuerà a restare aggiornata sulla situazione, ma possiamo già tracciare un primo bilancio. Tra le due contendenti per ora Microsoft sembra aver meglio intuito le esigenze di business nel suo servizio di mail. Sebbene Google Mail abbia un numero maggiore di aziende dalla sua parte, il fatto di avere un’entry level a zero e un’infrastruttura dei servizi ancora legata alle logiche verso i privati la rendono una soluzione per il momento legata a realtà economiche piccole e senza grossi margini d’investimento nel comparto informatico. Exchange On Line invece segue già adesso una direzione in linea con l’intero Microsoft Office 365, sempre più concentrata sulle necessità del mondo delle imprese.

Si può visualizzare liberamente l’infografica e scaricare il report di Data Hunter completo andando su https://www.battleforcloud.com/

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