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welfare aziendale

Cinque punti per cui il welfare aziendale fa bene al tuo business

Una delle grandi questioni che le imprese stanno affrontando nel corso degli ultimi anni è la qualità delle performances da parte dei propri collaboratori. Non sorprende quindi che per aumentare la motivazione dei propri talenti un numero crescente di imprese sta valutando misure di welfare aziendale al proprio intenro interno in grado di far sentire il proprio collaboratore sempre più a suo agio.

Oggi i benefici che si possono ottenere da un programma di servizi veicolati all’interno dall’azienda si estendono ben oltre una maggiore efficienza sul posto di lavoro. Scopriamone insieme alcuni. E per chi volesse saperne ancora di più il 24 settembre ci sarà un webinar dedicato gratuito a cui ci si può iscrivere da qui.

  1. Risparmio: un vantaggio immediato nell’erogare servizi di welfare è che l’azienda non paga un centesimo di tasse, a differenza dei benefit erogati in denaro. Considerato l’attuale livello di tassazione le cifre salvate dall’uso di servizi di welfare possono diventare molto importanti.
  2. Fidelizzazione: più budget a disposizione per il welfare significa più benefici da dare al proprio lavoratore e, in un’ultima analisi, una maggiore soddisfazione da parte sua, con i conseguenti vantaggi in termini di efficienza e soft skill (co-working, ascolto proattivo, resilienza).
  3. Attrattività: legato a doppio filo col secondo punto un maggiore paniere di servizi non solo rende più felici i collaboratori già presenti ma aumenta le capacità da parte dell’azienda di rendersi appetibile nei confronti dei talenti migliori presenti sul mercato del lavoro. Ormai è noto come gli specialist migliori, corteggiati dagli operatori economici del settore di riferimento, nello scegliere l’azienda in cui lavorare tendono sempre più a mettere in conto non solo lo stipendio netto ma anche la qualità della vita che avrebbero scegliendo quella data azienda. Per poter convincere la persona giusta sarà sempre più importante saper offrire i servizi giusti.
  4. Customizzazione: erroneamente si pensa ancora al welfare aziendale come a una misura orizzontale valida per tutti i membri di un certo livello all’interno dell’impresa (es. dirigenti). Oggi però esiste un nuovo modello riconosciuto che dà la possibilità di usare forme di welfare come premio ad un team che ha rispettato i requisiti di produzione, efficienza e via dicendo richiesti. Considerato il sopracitato risparmio fiscale tra welfare e premi in denaro si innesta un circolo virtuoso per cui +budget>+benefit>+motivazione dei team>+efficienza+>+fatturato>+budget.
  5. Accessibilità: un altro luogo comune inerente al welfare aziendale è sul suo essere una possibilità aperta soltanto alle imprese di grande dimensioni: il proverbiale asilo nido interno alla sede per i figli dei dipendenti. I tempi tuttavia sono cambiati parecchio e al giorno d’oggi non servono più spazi dedicati e gli investimenti potenzialmente da dedicare sono alla portata di qualsiasi tipologia di realtà aziendale. Non solo, tutto il procedimento può essere seguito e reso fruibile ai lavoratori grazie a un solo portale web dedicato: un ulteriore risparmio in termini di soldi, oltre che di tempo.

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